La cucina tradizionale dell’isola del Giglio, quella delle nonne e dei nonni per intendersi, è frutto di una commistioni di diverse tradizioni culinarie che qui si sono incontrate grazie alla migrazione dei pescatori, dalla Liguria e dal Sud Italia, dei contadini da Siena e dall’entroterra toscano e delle peculiarità che il territorio insulare per sua natura ha. A vederla così oggi, durante un giro dell’isola in barca ad Agosto, sembra, la nostra, una terra brulla, poco fertile in cui è difficile coltivare alcunché ed infatti è sì, difficile coltivare, costruire sui declivi di una collina, i terrazzamenti o greppe (come si chiamano da noi), all’interno dei quali piantare i semi, le piante e crescerle e poi raccoglierne i frutti. Tutto a mano, senza l’aiuto di automazioni, solo asini o l’Ape ad aiutare i contadini nel trasporto delle merci: mugnache, o albiccoche, le prunelle o susine, le nespole, le arance amare, i limoni, le olive e l’uva tra le coltivazioni; le more, i fichi d’india, i corbezzoli tra i frutti che nascono spontanei, il cavolo torso, un ortaggio riscoperto negli ultimi anni dal lavoro prezioso della Cooperativa Le Greppe e da Slow Food che ha saputo reinterpretarlo e rivalorizzarlo in chiave moderna. E poi la tonnina, il coniglio e il pesce pescato nelle nostre acque. La cucina tradizionale, era una cucina povera e strettamente legata ai prodotti locali, fatta di zuppe di legumi, verdure e di pesce, secondi piatti soprattutto a base di pesce e carni bianche, che si allevavano o catturavano, come il coniglio. Si consumavano polenta e semolino al posto della pasta e del riso e i dolci, anche questi composti da pochi e semplici ingredienti, si consumavano durante le grandi occasioni che solitamente coincidevano con le festività religiose.
Molti dei piatti che vi faremo conoscere nella nostra rubrica di cucina, non si trovano oggi nei ristoranti locali, soprattutto quelli a base di carne e di verdure. Si trovano invece, più spesso, i piatti a base di pesce come: la zuppa di pesce, la tonnina, i totani alla gigliese nelle loro diverse versioni, la palamita sottolio, il polpo e tra i dolci il più famoso: il panficato.
Crostino di Cavolfiore
Cavolo Torzolo Affogato
Zuppa di Lumache
Zuppa di Pesce o Cacciucco
Zuppa di Verdure
Pappa al Pomodoro
Acqua Pazza Schietta
Zuppa di Cavolo Nero
Zuppa di Uova Stoccafisso
Zuppa di Tonnina Salata
Zuppa di Lampate
La Polenta con il Sugo di Totani
Sugo di Lampate Coratella
Minestra di Totani
Minestra di Pesce
Minestra di Fagioli
Totano con Patate e Cipolle
Polpetti Affogati
Polpi in Umido
Polpi in Galera
Zerri Sott’olio
Zerri con la Salsa
Baccalà in Agrodolce
Baccalà in Agrodolce(II Vers.)
Zuppa di Uova
Stoccafisso
Morena (Murena) Fritta
Zuppa di Tonnina Salata
La Polenta con il Sugo di Totani
Pollo alla Cacciatora
Coratella
Fittata di Aglietti pazzi
Pesce Scavecciato
Palamita sott’olio
Biscotti con gli anici
Frittelle di Riso
Corollo
Migliacci
Schiaccia di Patate
Panficato
Panficato Antico
Cantucci
Castagnaccio