COSA VEDERE E COSA FARE
Isola del Giglio
Cosa fare all’Isola del Giglio è una domanda che ci poniamo tutti anche noi gigliesi che qui siamo nati e cresciuti. E’ una di quelle domande esistenziali che prima o poi arrivano e quando lo fanno ti colpiscono sul collo come uno scappellotto lasciandoti di primo acchito un po’ intontito e senza una risposta precisa. Ma una domanda esistenziale ha bisogno di tempo per avere una risposta e così se ti fermi un attimo a riflettere ti rendi conto che, in realtà, di cose da fare ce ne sono, con calma e senza stress.
Iniziamo da principio al Giglio ci sono tre piccoli centri abitati: Giglio Porto, Giglio Castello, Giglio Campese.
Ognuno di essi conserva un piccolo pezzo della storia di quest’isola. Giglio Porto oltre ad essere il centro commerciale, il porto d’attracco per i traghetti di linea, oltre ad avere la sua caratteristica passeggiata sul lungo mare costellata di piccoli negozi d’abbigliamento, ristoranti e bar è custode dell’antica Villa Romana costruita qui dalla famiglia dei Domizi Enobarbi intorno al I sec. d.c. Della Villa sono ancora visibili pochi resti: nella caletta del saraceno si possono vedere i muri della peschiera, in cui venivano allevati pesci, all’interno dell’Hotel Saraceno si possono vedere dei resti di mosaico e alcuni muri della Villa stessa. Invece nella Chiesa di Giglio Castello è conservato uno dei capitelli corinzi ad essa appartenenti. Molto interessante da fare accompagnati da una Guida locale è l’escursione di Nerone che dura circa un’ora e attraversa tutti i luoghi che furono residenza dei romani. A guardia del Porto poi fu costruita dai Medici una torre che fa parte della rete di fortificazioni costiere costruite al tempo, per difendere le coste dalle incursioni dei pirati. La torre, costruita nel 1596 e poi ristrutturata la prima volta nel 1793, divenne, una volta terminate le scorribande saracene, ufficio doganale ad oggi, dopo l’ultimo restauro del 2006, viene utilizzata come spazio espositivo per le mostre. Sempre al Porto sul promontorio destro situato dinanzi l’imboccatura del porto stesso, si trova la torre del Lazzaretto, oggi dimora privata, ma costruita anch’essa come torre d’avvistamento e solo dopo trasformata in un vero e proprio lazzaretto: una struttura nella quale venivamo messi in quarantena i viaggiatori provenienti da zone a rischio. Fu proprio sotto la torre del lazzaretto e sul promontorio omonimo che si adagiò la Costa Concordia nel 2012 e lì stette per i due anni successivi. Sempre da Giglio Porto è possibile affittare barche a motore, partire per un giro dell’isola a bordo di un taxiboat, prenotare delle immersioni e prendere in una settimana il proprio primo brevetto da sub.
Giglio Castello è il centro più importante, più popolato anche durante la stagione invernale e custode della memoria storica di tutta l’isola. Il borgo medioevale di Giglio Castello, inserito nel circuito dei borghi più belli d’Italia, è tutto da visitare e sembra fatto a posta per perdersi all’interno delle sue viuzze, dalle quali a volte anche io che al Giglio ci sono nata, non riesco ad uscire. Al Centro del Castello c’è la Rocca Pisana o Aldobrandesca costruita nel punto più alto del paese in modo da dominare tutto il territorio circostante, nel punto ideale per comunicare attraverso fuochi e segnali di fumo con la costa antistante. Vocata alla difesa la Rocca fu costruita su un ripido sperone di roccia che la rende inaccessibile e poi circondata dalla cinta muraria. La struttura fu pensata per essere autosufficiente nei momenti di assedio, infatti oltre agli ambienti di uso abitativo era anche dotata di una profonda cisterna per l’acqua, di un proprio orto, di magazzini, di un gallinaio ed una piccionaia. Oggi in tempo di pace, successivamente alla sua ultima restaurazione, viene utilizzata per convegni, mostre, per gli spettacoli teatrali e per la celebrazione di matrimoni. Al Castello si fa il vino, da sempre, ci sono le cantine che a fine settembre di aprono in occasione della Festa dell’Uva e delle Cantine Aperte e c’è l’antica Chiesa di San Pietro Apostolo costruita nel XV sec. All’interno della quale è custodito un vero e proprio tesoro di reliquie e oggetti sacri provenienti dalla cappella personale del papa Innocenzo XIII, che lo lasciò in eredità al suo cappellano gigliese monsignor Olimpio Miliani.
Il percorso storico tra le fortificazioni isolane continua con il Faro delle Vaccarecce e la Torre del Campese, simile a quella del Porto e risalente allo stesso periodo, si trova a protezione della grande baia del Campese. A Giglio Campese si trova inoltre, la miniera del Franco, promontorio dal quale già ai tempi degli etruschi e romani veniva estratto il ferro. La miniera da cui veniva estratta al Pirite venne aperta all’inizio del XX secolo e rimase attiva fino al 1976 dando lavoro a quasi 300 minatori.
Per chi con la storia si annoia un po’ ed ama di più attività a contatto con la natura il Giglio è il posto perfetto per il trekking. Muniti di calzature solide, si possono percorrere circa 60 km di sentieri divisi in 29 percorsi, di diversa difficoltà, che attraversano l’isola in lungo ed in largo ed offrono scorci panoramici unici, a volte a picco sul mare. Lungo due di questi sentieri si possono visitare i siti megalitici della Cote Ciombella, situata presso la Località Le Porte appena fuori da Giglio Castello, e del Dolmen situato sul sentiero che dalle Cannelle porta al Castello. I sentieri hanno una loro storia ed una loro ragion d’essere, venivano un tempo utilizzati dai contadini per raggiungere campi e vigne da coltivare, per questo lungo i vari percorsi si possono avvistare gli antichi capannelli utilizzati come magazzini, luoghi di ristoro e di prima spremitura del vino. Venivano per lo più percorsi a piedi o in groppa ad un asino e sono poco adatti alla mountain bike.
In ogni caso per chi ama spostarsi in bicicletta sia al Castello che al Porto è possibile noleggiare le Eocbike con pedalata assistita comodissime per muoversi senza pensieri.
La particolare posizione dell’isola sulle tratte migratorie degli uccelli la rende il posto ideale per il BirdWatching specialmente durante la primavera e l’ autunno è, inoltre, l’habitat naturale per molte specie aviarie come il Falco Pellegrino, tanto per citarne una.
Agli amanti del mare posso solo dire che non c’è un posto meglio di un’isola per goderselo a pieno. Il Giglio con i suoi fondali ricchi di pesci e specie coralline, ricchi di secche e pareti e grotte offre una serie infinita di punti di immersione. Il mare è ricco di branchi di ricciole, barracuda e giganteschi tonni che raggiungono anche i 3 metri di lunghezza; mentre tra le numerose fessure delle rocce sì possono scorgere murene, gronchi, aragoste e cernie. L’isola, inoltre, insieme a tutto l’Arcipelago Toscano fa parte del cosi detto “Santuario dei Cetacei” un’area marina protetta del Mar Tirreno, istituita nel 1999 grazie ad un accordo tra Italia, Francia e Principato di Monaco. Non è raro infatti incontrare branchi di delfini. Ovviamente tutte queste specie animali, delfini e cetacei a parte, possono anche essere pescati a bordo di una propria imbarcazione o, con la canna da pesca, direttamente dagli scogli.
Dal molo verde con mio nonno ed una piccola lenzetta, ho sempre pescato un sacco di saracine e di cefali “da fare scavecciati” diceva mio Nonno ma che noi abitualmente davamo in pasto a qualche gatto o ributtavamo in mare.
Insomma è vero che non c’è un cinema ma ci sono serate di teatro, non c’è un centro commerciale ma solo piccoli negozi di abbigliamento, è vero che non c’è l’ipercoop e solo negozi di generi alimentari, è vero che non c’è una stazione dei treni, per ovvi motivi direi, è vero che non c’è il traffico nel quale rimanere imbottigliati o una vera e propria discoteca, a parte le piazze in cui d’estate di balla, è vero che non ci sono grandi concerti internazionali, ma solo piccoli eventi, però qualcosa da fare al Giglio lo si trova sempre e se proprio proprio non si trova niente da fare il bello de Giglio è che si può stare sdraiati al sole per giorni senza fare proprio niente.
Ah dimenticavo! Durante l’estate da Giugno a Settembre, per i più curiosi c’è anche l’escursione all’Isola di Giannutri, organizzata proprio da noi!