Isola del Giglio

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"L'Atlante delle Isole, storie e leggende dall'Arcipelago Toscano"

a cura de "La Compagnia dei Cosi"

L’Isola del Giglio, situata a circa 11 miglia dalle coste dell’Argentario, con i suoi 21 kmq è la seconda isola per grandezza dell’Arcipelago Toscano ed ha una popolazione di circa 1200 abitanti. Il territorio è per la maggior parte granitico, fatta eccezione per il promontorio del Franco, situato in Loc. Giglio Campese ,e caratterizzato da calcari cavernosi triassici e quarziti del paleozzoico. In quest’area, dai primi anni del ‘900 fino agli anni ’60, era attiva la miniera per l’estrazione della Pirite.

Successivamente smantellata, se ne possono vedere i resti, situati in mezzo alla baia del Campese, delle piattaforme e di un traliccio. Il territorio ha natura collinare e raggiunge la sua altezza massima di 498 mt raggiunta dal Poggio della Pagana. Interamente rivestito di macchia mediterranea, questo, custodisce intorno al vecchio Faro delle Vaccarecce, sulla strada verso Giglio Castello la pineta di Scopeto, sulla stessa strada ed in altre località, si possono incontrare alberi di leccio e sughere. La primavera e l’autunno sono, senza dubbio, le stagioni migliori per esplorare, l’isola a piedi lungo i numerosi sentieri che la percorrono tutta in lungo e in largo. Sentieri e mulattiere venivano usati un tempo per raggiungere i vigneti, dove tutt’ora si coltiva, l’Ansonica, da cui nasce il vino tipico: l’Ansonaco; gli orti e i campi di cereali e alberi da frutto, e per raggiungere i tre borghi: quelli già citati del Campese, e la sua meravigliosa baia incorniciata da lo scoglio del faraglione e la torre medicea, situato sulla costa ovest dell’isola dove si possono ammirare tramonti unici; quello del Castello, inserito tra i borghi medievali più belli d’Italia, in cui è custodita all’interno della chiesa settecentesa di San Pieto apostolo, la reliquia del braccio di San Mamiliano; e Giglio Porto, il porticciolo che, con le sue caratteristiche casette colorate accoglie, per primo, i viaggiatori.

A Giglio Porto si possono trovare i resti di un’antica villa romana situati nella Caletta del Saraceno ed un’altra torre medicea parte del complesso di fortificazioni costruite nei secoli, per proteggersi dalle scorribande dei pirati. Per gli appassionati dei mondi sommersi i fondali sono ricchi di paretti, grotte nascoste e antichi relitti; cosparsi di posidonia, argonie colorate e spugne, abitati da branchi di ricciole, dentici, occhiate, saraghi, polpi e aragosta. Lo sviluppo costiero alterna calette e spiagge sabbiose. Le spiagge più importanti sono quella del Campese, la cui sabbia è rossiccia, l’Arenella, le Cannelle e le Caldane, tutt’e tre situate sulla costa est dell’isola.

Tutte sono raggiungibili a piedi o in auto, fatta eccezione per le Caldane, raggiungibile solo a piedi attraverso un bellissimo sentiero che parte dalle Cannelle o in barca, con barche a noleggio o il servizio taxi boat che parte da Giglio Porto. Per godere veramente dell’isola è consigliato il giro dell’isola in barca che dura senza soste, circa un’ora.

Per conoscere a pieno,invece, l’isola bisogna viverne le tradizioni più antiche, tra gli eventi annuali più importanti segnaliamo:

  • San Lorenzo che si festeggia il 10 Agosto a Giglio Porto, giorno in cui viene disputato il Palio Marinaro, antica gara remiera.
  • San Rocco che si celebra il 16 Agosto a Giglio Campese
  • San Mamiliano santo patrono di Giglio Castello e di tutta l’isola si festeggia il 15 settembre, giorno in cui viene disputato il Palio degli Asini antica tradizione contadina.
  • Festa dell’uva e delle Cantine aperte, che si festeggia a Giglio Castello l’ultimo fine settimana di settembre, in occasione delle fine della vendemmia.
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