I paesi

I 21 kmq di superficie e i 28km di sviluppo costiero dell’Isola del Giglio racchiudono tre piccoli paesi affacciati sul mare o arroccati sulle rocce.

Giglio Castello

Il primo, in ordine di grandezza per popolazione, è Giglio Castello. Il borgo medioevale arroccato sulle rocce che fanno parte della dorsale, al centro dell’isola, a ridosso della vetta più alta: la Pagana (498 mt). All’interno del borgo, circondato dalla cinta muraria, si snodano intricate le viuzze sulle quali si alternano cantine dove si fa il vino o si festeggia la fine della vendemmia, piccoli negozi artigianali, alcuni negozi di alimentari e bar e ristoranti tipici. Nel cuore del Castello si erge la Rocca Aldobrandesca, primissima fortificazione, risalente al X secolo, costruita come rifugio della popolazione in caso di assedio e per questo fornita, di gallinaio, orto, una cappela e alcune abitazioni. Oggi all’interno della Rocca si svolgono rappresentazioni teatrali durante l’estate e consigli comunali durante tutto l’anno, si celebrano matrimoni civili ed volte diventa spazio espositivo per le mostre. A poca distanza dalla Rocca sempre al centro di Giglio Castello c’è la chiesa di San Pietro Apostolo, un vero piccolo gioiello risalente al XV secolo che oggi si presenta nella sua veste ottocentesca. All’interno della chiesa sono custoditi il Crocefisso in avorio del Giambologna e, in un reliquiario di argento, la reliquia del braccio di San Mamiliano, santo patrono dell’isola. Entrambi entrambi provenienti dalla cappella privata di papa Innocenzo II ed un capitello corinzio proveniente dalla Villa Romana di Giglio Porto. Dal Castello, inoltre, partono molti dei sentieri, dei percorsi di trekking delle antiche mulattiere che attraversano l’isola e che, una volta, ma in certi casi anche oggi, servivano ai contadini per raggiungere i propri terreni in groppa ad un asinello. Sempre qui il 15 settembre si celebra una delle festività più importanti e significative dell’isola, San Mamiliano. Di solito i festeggiamenti in onore di San Mamiliano prevedono un programma di 3 giornate, durante le quali oltre ai vari concerti di musica dal vivo, si balla la quadriglia, il ballo tradizionale, si corre il Palio degli Asini, si possono mangiare panini con la salsiccia e coniglio alla cacciatora allo stand e si guardando i fuochi d’artificio dalla Piazza Gloriosa. A fine settembre, nell’ultimo fine settimana del mese, si celebra invece la fine della vendemmia ed il vino nuoco che verrà da lì a pochi mesi, con la Festa dell’Uva e delle Cantine Aperte che consiste in tre giorni di degustazione di vino e cibo della tradizione isolana all’interno del paese, accompagnati da piccoli di gruppi folkloristici di musica dal vivo e dalla goliardia tipica degli isolani.

Al Castello si trova la sede del Comune di Isola del Giglio e il Comando dei Carabinieri

Tra gli altri eventi del Castello da ricordare : 

  • Musica Al Giglio
  • Il Giglio è Lirica
  • Il Teatro dell’Isola

Giglio Porto

Giglio Porto è il centro che meglio conserva la sua vocazione marinara. Il piccolo porticciolo, unico scalo commerciale e turistico dell’isola, fu costruito in primis dai romani che posero le basi di quello che oggi è il molo Rosso, o molo di levante. Nello stesso periodo, sempre i romani, costruirono nell’attuale caletta del Saraceno una lussuosa Villa, oggi inglobata dalle case più moderne, ma di cui si possono ancora vedere i resti di alcuni musei all’interno dell’Hotel Saraceno ed i resti della Cetarea nelle acque della piccola caletta, la vasca adibita all’allevamento dei pesci. Le schiera di casette colorate del Porto, i cui colori servivano ai marinai per riconoscere la loro abitazione anche da lontano, è incorniciata dalla Torre del Saraceno a sud ed il promontorio del lazzaretto a nord. Sopra il promontorio c’è appunto la torre del Lazzaretto che insieme a quella del Saraceno, facevamo parte del complesso di torri murarie costruite lungo le coste a difesa della invasioni piratesche. Ed è proprio alla fine di queste invasioni che il Porto conobbe il suo sviluppo commerciale grazie al ripopolamento da parte di famiglie di pescatori emigrati dal meridione e dalla Liguria. Sopra il molo Rosso, nel 2013 fu posta la statua della Madonna Stella Maris e sempre nello stesso anno alla spiaggetta dello scalettino, fu istallata la statua de “L’uomo che salva il mare” dell’artista Giampaolo Talani, entrambi a memoria delle vittime della Costa Concordia che naufragò nelle acque antistanti Giglio Porto il 13 gennaio 2012. La nave rimase per due anni adagiata sul lazzaretto, fino alla sua rimozione effettuata dal gruppo Titan/Micoperi e trasporto fino al porto di Genova per lo smantellamento.
Entrando nel porto turistico si rimane sorpresi dalla limpidità dell’acqua al suo interno, così cristallina che non sembra neanche di stare in un porto. Scendendo poi ci si ritrova nel centro più vivace dell’isola, con in lungomare costellato di ristornati, piccoli negozi, bar, e noleggi imbarcazioni e motorini. Al Porto si trovano tutti i servizi, la Posta, le due banche, la capitaneria di Porto, la Guardia Medica, le biglietterie dei traghetti, Hotel, Appartamenti e Affitta Camere. La fermata degli autobus, a circa 100 mt dallo sbarco dei traghetti, i Taxi ncc ed i Taxi Boat per le spiagge. Uno degli eventi più attesi dell’anno è il 10 Agosto quando si festeggia San Lorenzo, con tre giorni di concerti dal vivo, giochi per bambini, il Palio Marinaro che resta la più importante e sentita manifestazione sportiva dell’isola e riempie l’isola dei colori dei tre rioni: Chiesa, Moletto e Saraceno. A chiudere i festeggiamenti l’ormai tradizionale spettacolo pirotecnico del 10 agosto. Ad inizio ottobre per gli amanti della pesca, si svolge la Ricciola Cup, una gara di pesca alla ricciola che dura tre giorni.

Giglio Campese

Il Campese è il centro abitato a maggior vocazione turistica. La sua spiaggia spaziosa, dal caratteristico colore rosso si dipana lungo tutto il litorale del paese come fosse un lungo tappeto sul quale sdraiarsi a prendere il sole, fare un passeggiata, bere un aperitivo, ballare la notte durante uno schiuma party. Da una parte la Torre del Campese, dall’altra lo scoglio del Faraglione stanno di guardia all’ampia baia del Campese, al cui interno sono ancora visibili i tralicci della vecchia miniera di Pirite, scavata all’interno del promontorio del Franco. Al Campese si sta bene e ad un portolano quando è al Campese non sembra neanche di essere al Giglio. Camminando lungo la spiaggia verso il faraglione fino alla marina, si arriva all’inizio del sentiero che porta verso le spiaggette del Pertuso, Pozzarelli e poi prosegue fino al Faraglione. Sotto la Torre invece si possono trovare gli scogli, lisci sui quali sdraiarsi. Al Campese, oltre ai ristoranti, bar, hotel e appartamenti si possono trovare alcuni centri per immersioni e il Laboratorio di Biologia Marina che da 30 anni svolge attività di educazione ambientale per turisti e studenti italiani e tedeschi. L’associazione San Rocco durante tutte l’estate organizza diverse sagre e piccoli concerti, mentre in occasione di San Rocco che si celebra il 16 agosto, si può assistere allo spettacolo pirotecnico all’interno della baia ed a tre serate di musica dal vivo compreso uno schiuma party sulla spiaggia.

Tra gli eventi da ricordare :

  • Il Giglio è Lirica