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Cosa Mangiare all’Isola del Giglio

La cucina dell’isola è una cucina povera che rispecchia gli usi e i costumi e le antiche tradizioni della popolazione composta un tempo per lo più da pescatori e contadini. Dalle zuppe di verdure al pesce, dal coniglio al panficato, tra piatti dimenticati e riscoperti grazie al lavoro delle Cooperative isolane e, soprattutto, di Slow Food, abbiamo stilato una piccola lista dei piatti tradizionali che oggi potete ancora trovare nei ristoranti.

 

Tonnina

La tonnina è un piatto povero, fatto con la carne della schiena del tonno messa sotto sale. Riscoperta da una decina di anni grazie al lavoro di Slow Food, viene servita, oggi, come antipasto. Una volta sciacquata la carne del tonno, avendola messa a bagno, si serve accompagnata da un po’ cipolla rossa a crudo, tagliata molto fina, pomodori freschi olio e sale.

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Palamita Sott’olio

Non tutti sanno che il Giglio, insieme a Capraia, è stato uno dei Presidi Slow Food della Palamita nel Parco dell’Arcipelago Toscano. La Palamita, anche detta tonno dei poveri, è uno dei pesci che popolano le acque dell’isola specialmente durante l’inverno. Era d’inverno infatti che questo pesce veniva consumato.
Preparazione:
Il pesce, viene decapitato appena pescato per mantenere chiara la carne, viene pulito e tagliato in pezzi nel formato desiderato per la conservazione, generalmente della dimensione di un carciofo o di mezzo limone (trance alte 4-5 cm). Successivamente viene lessato in acqua salata con aceto e limone, per almeno un’ora. Viene poi deliscato, lasciato scolare e asciugare bene per molte ore su un canovaccio in luogo areato, cambiando la stoffa se si inumidisce troppo. Una volta asciugato viene messo sott’olio in un recipiente di vetro ricoperto con olio extravergine di oliva, grani di pepe, alloro e peperoncino. Dopo circa una settimana assume il suo aroma ed è pronto per la degustazione.

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Zuppa di Pesce o Cacciucco

La Zuppa di Pesce o Cacciucco è un grande classico toscano appartenente a gran parte della tradizione marinara. I pesci che troverete nella zuppa possono variare da ricetta a ricetta ed anche secondo la disponibilità del pescato del giorno. Ma tendenzialmente la ricetta originale prevede che vi siano: totano, seppia, crostacei, frutti di mare e pomodoro. A volte può essere arricchita con lo scorfano, il pesce prete o piccoli pesci da paranza come le triglie e chi più ne ha più ne metta.

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Totano Ripieno alla Gigliese

Del totano alla Gigliese ci sono due versioni: la prima in umido con le cipolle, la seconda ripieno al sugo. La prima versione è più comune da trovare nei ristoranti dell’isola, la seconda appartiene di più ad una tradizione casalinga. Il ripieno del totano viene fatto utilizzando le grinfie dell’animale, tritate, viene aggiunto del pan grattato, due uova, un po’ di prezzemolo de le formaggio. Una volta riempiti i totani si cuociono nella salsa di pomodoro e se né fa un gustoso sugo. Spesso al totano ripieno si accompagna la polenta andando a comporre così un piatto unico. Oppure mia nonna, ad esempio, con il sugo dei totani ripieni avanzato ci condiva la pasta. Ma questo solo nelle occasioni speciali.

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Insalata di Polpo

Il polpo è un altro dei grandi re delle acque isolane a chiunque può capitare di imbattersi in un polpo anche mentre passeggia lungo i moli di Giglio Porto. L’insalata di polpo è, sicuramente, un piatto fresco e nutriente, giusto per il periodo estivo. Anche dell’Insalata di Polpo abbiamo più di una versione, c’è chi la fa solo con Polpo e Patate e chi invece aggiunge anche qualche verdura di stagione come carote, zucchine e pomodori, a crudo, tagliate fine fine. Una volta fatto bollire il polpo viene tagliato a pezzetti di piccole dimensioni, vengono aggiunte le patate lessate, le verdure, aglio, olio, prezzemolo e po’ si sale.

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Pesce in Scaveccio

Si tratta di pesce povero infarinato, fritto e condito con una salsa particolare, preparata con l’olio usato per la frittura a cui si aggiungono aceto caldo, uvetta, aglio schiacciato, rosmarino e sale. Buinissimo!

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Coniglio alla Gigliese (o cacciatora)

I coniglio alla gigliese è davvero una chicca della cucina isolana. Difficile da trovare nei ristoranti che prevalentemente si sono specializzati sul pesce, nel periodo di settembre in occasione di San Mamiliano viene organizzata una sagra in suo onore.

Dopo aver lasciato a bagno il coniglio selvatico in acqua, sale e aceto per circa 2/3 ore, quest’ultimo viene tagliato a pezzi e scottato, scolando via via l’acqua che si forma durante la cottura. Si aggiunge poi, alloro, rosmarino, aglio, cipolla, pomodoro e si lascia cuocere a fuoco lento. A cottura quasi terminata di sfuma con vino.

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Pizza alla Gigliese

La pizza alla Gigliese è una focaccia ripiena di acciughe e cipolle. Le cipolle vengono cotte nel sugo di pomodoro e solo al fine cottura si aggiungono le acciughe q.b. E, volendo, qualche cappero. L’impasto è quello della focaccia. Una volta fatto lo si divide in due palline. Una volta stesa la prima pallina di impasto nella teglia, si dispone il sugo omogeneamente su tutta la teglia, e poi si copre con la parte di impasto avanzata. Si cuoce in forno a 180 gradi.

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Panficato

Il panficato è il dolce ormai più conosciuto dell’isola. Il dolce tipico di natale, oggi si trova nelle pasticcerie e nei forni, tutto l’anno. Un dolce ricco di tanti ingredienti e di tante calorie e da non confondere con il Panpepato senese. Alla base ci sono i fichi secchi del giglio che si lasciano a mollo nel vino per una notte intera. Dopodiché si tritano e al trito vengono aggiunte: mandorle, pinoli, noci, arancia candita, cacao, pere mele ammollate nel liquore, uvetta, cioccolato fondente tutto tritato. Un pizzico di cannella, un po’ di farina e dello zucchero vanigliato.

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Se siete curiosi di conoscere più a fondo la cucina tradizionale gigliese potete consultare la nostra piccola rubrica Maregiglio Slow Cooking